Sono in arrivo le allergie ai pollini, favorite anche dallo smog, nonostante le temperature non molto alte. Saranno veramente tanti gli italiani che dovranno avere a che fare con questi disturbi. Anche se inizialmente si pensava che le temperature basse dell’ultimo periodo avessero bloccato l’ambiente ideale per la fioritura e quindi la liberazione dei pollini nell’aria, la mancanza di piogge, associato alle polveri sottili del traffico, ha permesso ciò. Infatti, le piante e i fiori non hanno subito nessun ritardo nella fioritura.
Quindi ci si aspetta che tra aprile e maggio ci sia la pollinazione delle graminacee e conseguenti allergie. Secondo i dati statistici saranno, circa, 18 milioni gli italiani allergici che presenteranno i sintomi classici dell’allergia ai pollini, come naso chiuso, starnuti, asma, rossore e lacrimazione degli occhi. Dopo i pollini di cipresso e mimosa, ci saranno quelli delle parietarie. Per ovviare a questi problemi bisognerebbe giocare d’anticipo e risolvere o attenuare i disturbi con le terapie adatte.
Innanzitutto, è utile consultare il proprio medico ed eseguire i test allergometrici, per scoprire a quale sostanza o elemento si è allergici. In modo tale che si possa prevenire il più possibile la sintomatologia allergica, evitando l’allergene in questione e iniziando la terapia antistaminica il prima possibile. È consigliabile rivolgersi sempre e comunque al medico specialista.