Allergie: nuove terapie per i bambini, sempre più colpiti

Medicinali sempre più specifici e l'intelligenza artificiale sfruttata per la diagnosi precoce potrebbe significativamente migliorare la qualità della vita del bambino

allergie bambini
Foto Pexels | Gustavo Fring

La Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP)  ha lanciato un allarme: sempre più bambini soffrono di allergie. Secondo una ricerca, il 40% degli under 14 soffre di una patologia allergica, con conseguenze soprattutto a livello dermatologico (dermatite atopica in primis).

Si calcola che negli ultimi 10 anni le allergie abbiano raddoppiato la loro incidenza. Un problema sempre più diffuso, dovuto in parte dalla predisposizione genetica ma soprattutto dal livello di inquinamento e dall’alimentazione scorretta.

Allergie: perché questo aumento ?

Secondo Gianluigi Marseglia, direttore della clinica pediatrica dell’Università di Pavia e presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, la familiarità genetica influisce molto lo sviluppo di allergie: se entrambi i genitori lo sono, il figlio lo sarà nell’80-90% dei casi, se solo uno lo è scende al 60% e così via. Oltre alla predisposizione genetica, entra in gioco anche l’ambiente e il contatto non solo con allergeni, ma anche con altri fattori che possono peggiorare la situazione: “se un individuo predisposto geneticamente vive in un ambiente in cui il contatto con sostanze estranee potenzialmente in grado di indurre l’allergia è scarso, il rischio che queste sostanze incidano sulla genetica è molto basso. Se viceversa il contatto con sostanze che favoriscono lo sviluppo di allergie è elevato, il rischio aumenta“.

Questo significa che, per esempio, l’inquinamento è la principale causa scatenante delle allergie, come è stato riscontrato comparando i bambini nati e cresciuti in Occidente rispetto a zone del mondo con l’aria più pulita. Altri elementi che potrebbero contribuire a rendere un bambino allergico sono la nascita nel periodo primaverile dei pollini o il mancato allattamento. Anche l’alimentazione può rendere più sensibili alle allergie: i cibi industriali iper raffinati, che contengono potenziali allergeni, se introdotti troppo presto possono scatenare una reazione del corpo.

Gli esperti parlano di una vera e propria epidemia, che rischia di peggiorare sensibilmente nei prossimi anni.

Le nuove cure

La SAIP sta mettendo a punto con la ricerca dei nuovi farmaci che vadano a colpire i meccanismi molecolari che provocano le allergie. Ad oggi, si sfruttano gli anticorpi monoclonali, che si iniettano e che sono in grado di curare anche le malattie allergiche gravissime, compresa asma e dermatite atopica nelle loro forme più gravi.

Anche per quanto riguarda i disturbi della pelle sono stati messi a punto saponi e medicinali ad azione locali ancora più efficaci perché studiati proprio per la pelle del bambino.

Ma la vera sfida è la diagnosi precoce, che permetterebbe di prevenire lo sviluppo di allergie gravi non solo intervenendo medicalmente ma anche con un piano alimentare ad hoc e l’adozione di buone pratiche di vita da parte del bambino e della sua famiglia. La Clinica Pediatrica del Policlinico San Matteo sfrutta database e intelligenza artificiale per riuscire in questa impresa, che potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita del bambino.