La notizia e’ di questi giorni: secondo le indagini fatte per il progetto “Europrevall” ben 8 bambini su 10 soffrirebbero fin da piccoli di intolleranze alimentari, e l’Italia si difende bene, dato che risulta essere ai primi posti fra i paesi che hanno una maggiore incidenza di soggetti allergici al cibo, con una gravita’ di vario grado. L’aumento delle malattie da allergia ha riguardato principalmente i disturbi che si ripercuotono sulle reazioni allergiche che riguardano la pelle e l’apparato respiratorio; mentre le allergie piu’ diffuse in Italia sono quelle al grano e ai suoi derivati, a differenza di altri paesi, dove le allergie piu’ diffuse possono riguardare altri alimenti, che vanno dal pesce alla frutta.
Il progetto per studiare le allergie alimentari e’ stato finanziato dall’Ospedale “Fatebenefratelli di Milano” e analizzera’ le allergie di 1500 bambini in totale, per ritornare un dato statistico che riguarda bambini e neonati: fino a questo momento si sa che i bambini in eta’ neonatale sono spesso soggetti a intolleranza al latte di mucca, alla frutta e al grano e manifestano le allergie fin da subito, con problemi alla pelle, alla respirazione e alla digestione. Le allergie pero’, anche se si superano con un graduale avvicinamento al cibo a partire dall’eta’ adolescenziale, esistono fin dall’antichita’ e non tendono affatto a diminunire, nonostante gli sforzi degli specialisti: di recente sono stati la diffusione dell’allattamento artificiale e l’alimentazione del bambino con omogeneizzato a fare si’ che le intolleranze verso i cibi naturali crescessero smisuratamente, per questo nei paesi dove il tenore di vita e’ piu’ alto le allergie tendono a essere di piu’, mentre dove il tenore di vita e’ basso l’uso degli alimenti di produzione industriale e’ minore e quindi sono meno anche le intolleranze alimentari.
La manifestazione dell’intolleranza alimentare si vede subito nel bambino: i primi segni sono dati dagli eritemi e dagli eczemi, si tratta di reazioni alla pelle che inizialmente sono quasi impercettibili, sono infatti dei grandi macchioni rosei, che poi diventano rossi e infine diventano crostosi; nel bambino il processo allergico si mostra prima di tutto sul capo, poi sulle guance, poi via via sui polsi e sulle caviglie, infine nelle zone intorno ai genitali.
Eppure le reazioni allergiche non sono tutte uguali, perche’ ci sono diversi tipi di allergia, piu’ o meno gravi, che si manifestano in diversi modi:
– una prima forma allergica consiste nella reazione dovuta al sistema immunolgico, in cui entrano in gioco le Ig E ed Ig G
– una seconda forma allergica e’ data da una vera e propria intolleranza causata da un deficit degli enzimi, ed e’ il caso del latte ad esempio
– una terza forma allergica riguarda invece le intolleranze che dipendono dalla quantita’ di una determinata sostanza, ed e’ il caso dei medicinali
Le vere e proprie allergie alimentari, che non si manifestano poi sotto forma di patologie gravi, nell’eta’ adulta tendono a scomparire subito dopo l’infanzia: si puo’ cosi’ tranquillamente affermare che dopo i 10 anni le intolleranze alimentari non gravi scompaiono del tutto e si stabilizzano per sempre su un limite di non manifestazione degli eventi allergici. Solo una persona su cento, circa, puo’ davvero ritenersi soggetto allergico, e in quanto tale sofferente di una patologia da monitorare e curare, mentre le altre persone in genere guariscono con la crescita. In alcuni casi pero’ le reazioni allergiche possono manifestarsi con episodi anche gravi, che possono essere letali, ed e’ il caso degli shock anafilattici: essi vanno trattati immediatamente in quanto possono essere scatenati anche da basse dosi di alimento e possono causare la morte del soggetto allergico.
Le allergie alimentari possono mostrare vari sintomi, ma principalmente si distinguono perche’ colpiscono delle zone precise, come ad esempio il cavo orale e l’intestino, che sono i primi punti di contatto con gli alimenti, che causano prurito, gonfiore e comparsa di vescicole nelle zone contaminate dal cibo; solo se il cibo che ha causato l’allergia viene ingerito si presentano gli altri sintomi, che sono la diarrea, il vomito e l’orticaria. A seconda dell’eta’ del soggetto colpito da allergia alimentare si possono manifestare delle reazioni differenti: se il bambino e’ un infante saranno colpite principalmente il volto, il cuoio capelluto, e le regioni estensorie degli arti, invece nel bambino in genere sono colpite le regioni periauricolari, perioculari e periorale, le pieghe flessorie degli arti, del collo e delle caviglie, infine nell’adolescente e nell’adulto le aree colpite sono meno estese, poiche’ le lesioni interessano soprattutto le pieghe flessorie degli arti.
Come individuare le malattie allergiche:
Per essere certi di individuare le allergie alimentari e’ necessario effettuare delle specifiche analisi di intolleranza alimentare e di allergia, che iniziano con una fase di indagine inerente le abitudini alimentari del paziente colpito da allergia e via via una attenta analisi degli episodi di manifestazione allergica accaduti. Gli accertamenti medici di allergologia di primo livello si praticano con dei test cutanei detti prick test e con dei test sierologici per la ricerca di Ig E specifiche. In un discreto numero di casi si possono avere con tutte e due le metodiche falsi positivi e negativi. Seguiranno a questi i test di conferma diagnostica da effettuarsi sotto controllo medico e su somministrazione di alimenti per verificare le diverse reazioni allergiche. Una volta individuata la causa delle allergie e’ possibile procedere con la cura, che consiste essezialmente in un trattamento dietetico che esclude l’alimento responsabile dell’allergia, e nei casi di reazione allergica la somministrazione degli antistaminici.
Andiamo a vedere insieme quali sono le sostanze che causano piu’ spesso delle reazioni allergiche tra gli alimenti che si ingeriscono con una normalealimentazione: va premesso che qualsiasi alimento puo’ causare delle reazioni allergiche, ma alcuni alimenti, per via del fatto che contengono degli allergeni che resistono alla cottura, causano piu’ spesso delle allergie.
Questi alimenti sono: il latte, che causa reazioni allergiche a circa il 5% dei bambini in eta’ lattante, la soia, le uova, a cui sono allergici in genere i bambini di eta’ inferiore ai tre anni, la frutta secca, il pesce come merluzzo e molluschi, il grano e la frutta come banana, avocado, castagna, melone, e kiwi. Nel cibo confezionato accade che si nascondano delle sostanze che possono causare delle allergie, come possono essere le proteine del latte di mucca, che sono presenti nelle salsicce, nel pesce in scatola, e nei ripieni di carne; il glutine delle salsicce. I semi di soia si trovano invece nel pane e negli hamburger, mentre l’albume può trovarsi nei condimenti per insalata, nelle minestre commerciali e nelle carni in scatola.
Allergie alimentari: quali sono i cibi piu' pericolosi per i bambini
La notizia e' di questi giorni: secondo le indagini fatte per il progetto "Europrevall" ben 8 bambini su 10 soffrirebbero fin da piccoli di intolleranze alimentari, e l'Italia si difende bene, dato che risulta essere ai primi posti fra i paesi che hanno una maggiore incidenza di soggetti allergici al cibo, con una gravita' di vario grado. L'aumento delle malattie da allergia ha riguardato principalmente i disturbi che si ripercuotono sulle reazioni allergiche che riguardano la pelle e l'apparato respiratorio; mentre le allergie piu' diffuse in Italia sono quelle al grano e ai suoi derivati, a differenza di altri paesi, dove le allergie piu' diffuse possono riguardare altri alimenti, che vanno dal pesce alla frutta.
