Allergia alla puntura di zanzara: sintomi e rimedi

L’allergia alle zanzare è una reazione anomala alla puntura di questi insetti. Tra i principali sintomi ci sono il gonfiore, il prurito e talvolta la presenza di disturbi più seri.

Allergia puntura di zanzara
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Articolo aggiornato il 24 Novembre 2023

Quali sono i sintomi e i possibili rimedi all’allergia alla puntura di zanzara? Questi fastidiosissimi insetti che infestano le nostre estati possono, con il loro morso (o puntura che dir si voglia), causare importanti reazioni allergiche con sfoghi cutanei estesi, dolorosi e duraturi. L’allergia al veleno degli insetti, infatti, è una reazione anomala alla loro puntura causata da una sensibilizzazione allergica verso alcune componenti iniettate al momento del morso.

Per quanto riguarda le zanzare, l’elemento incriminato è un antigene contenuto nella loro saliva. Questo componente viene utilizzato per anestetizzare la parte colpita e per rendere il sangue più fluido (e dunque più facile da prelevare). L’organismo, tuttavia, lo recepisce come “estraneo” e reagisce producendo istamina a livello locale. Si parla di allergia o ipersensibilità alle sostanze iniettate dalla puntura di zanzara quando la reazione del corpo è eccessiva. Vediamo come riconoscere questo problema e quali sono le sue soluzioni.

Sintomi dell’allergia alla puntura di zanzara

La maggior parte delle persone non è allergica alla puntura di zanzara e sviluppa una reazione cutanea caratterizzata unicamente da gonfiore e prurito. Questo fastidio è del tutto normale e non è da considerare preoccupante, a meno che non duri davvero molto a lungo. Alcuni soggetti, tuttavia, sono particolarmente sensibili al morso di questo insetto, in particolare quando si tratta di zanzara tigre – più aggressiva di quella comune. L’allergia può presentarsi in due forme, i cui sintomi sono ben distinti.

L’orticaria papulosa, come conseguenza del morso di zanzara, si manifesta con pomfi che prudono e che hanno una crosta sulla loro superficie. Il rigonfiamento raggiunge un picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. In alcuni casi si può anche verificare febbre e malessere generale.

In caso del fenomeno allergico noto come sindrome di Skeeter, invece, le eruzioni cutanee presentano bolle, notevole gonfiore e lividi. Inoltre, l’edema non è circoscritto unicamente alla zona della puntura, bensì interessa gran parte dell’arto (gamba o braccio). Questi sintomi in genere durano ore e, nei casi più gravi, anche giorni. Forme particolarmente rare comportano gonfiore e bolle che scoppiano in tutto il corpo. La risposta allergica più grave, ma davvero molto rara, è l’anafilassi. Essa colpisce vari organi e causa abbassamento della pressione sanguigna, orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie.

Rimedi per l’allergia alla puntura di zanzara

Sono molti i rimedi naturali ai quali poter ricorrere per alleviare il prurito e il gonfiore causato dalle punture di zanzara. Tuttavia, in caso di allergia è meglio rivolgersi al medico ed evitare il fai da te. La cura più efficace è quella a base di farmaci antistaminici, che dovrebbero però essere assunti solo dietro consiglio del proprio curante.

Quando preoccuparsi per le punture di zanzara? Bisogna prestare particolarmente attenzione al manifestarsi di sintomi quali febbre elevata, tachicardia, difficoltà nella respirazione, nausea e confusione. Inoltre, se si soffre di ipersensibilità al morso di questi insetti, è bene consultare il medico se si viene punti in zone delicate (bocca, occhi, area genitale) o se si viene colpiti da numerose punture di zanzara contemporaneamente.

Importante è anche la prevenzione: evitate di soggiornare in ambienti e località troppo umide, utilizzare un repellente specifico da applicare sulla pelle, preferire detergenti neutri, creme non troppo profumate e abiti leggeri di tessuti naturali e traspiranti. Potete inoltre installare delle zanzariere alle finestre per impedire alle zanzare di entrare in casa, soprattutto durante la notte.

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