Articolo aggiornato il 24 Ottobre 2008
I bambini piccoli spesso hanno delle intolleranze al latte, una allergia alimentare che pero’ con il tempo puo’ anche riassorbirsi, non e’ detto infatti che il bimbo che non tollera il latte necessariamente da grande non riesca a mangiare latticini e derivati.
Entro i tre anni di vita la maggior parte dei bimbi torna a digerire i latticini, non vomita e non ha piu’ eritemi se beve il latte, non ha l’acidita’ se mangia il formaggino e cosi’ via. Buone notizie dunque per le mamme che, dopo aver constatato l’intolleranza, temono di non poter risolvere il problema.
Il test sull’allergia al latte e’ stato condotto da un gruppo di ricercatori italiani, e’ stato pubblicato di recente sugli Annals of Allergy, Asthma & Immunology. Secondo questo esperimento con la somministrazione del latte a soggetti allergici a piu’ riprese si e’ constatato che dopo circa 23 mesi dalla prima battuta l’intolleranza rientra in piu’ della meta’ dei casi.
Quabdo i bimbi sono intolleranti al latte si gonfiano, si soffocano, hanno acidita’ di stomaco, vomito o diarrea, ma spesso questi disturbi peggiorano, a carico dell’apparato respiratorio e la intolleranza si rende manifesta con l’uscita delle pustole sul viso.
A commentare i risultati della ricerca, intervistato da Repubblica Alessandro Buonomo, del Servizio di allergologia del Policlinico Gemelli, che ha definito come estraintestinale la manifestazione principale dell’intolleranza al latte, che si manifesta nel bambino dopo che l’allergene e’ penetrato nell’organismo per via digestiva. La reazione e’ scatenata dalle sostanze che sono la betalactoglobulina e la caseina, si tratta di due proteine del latte vaccino.
Conclude Buonomo: “L’intolleranza causa prima di tutto l’eczema, la rinite e l’asma, l’orticaria e gravi disturbi gastroenterici: vomito, diarrea liquida o mucosa o muco-ematica, dolori addominali, abbondante presenza di meteorismo. E, nei casi limite, lo shock anafilattico”.
Il tutto si scatena nei primi sei mesi di vita, quando il latte di mucca si inserisce nella dieta dell’infante al posto del latte materno, dopo di che gradualmente l’intolleranza al latte scompare gradualmente nel 60% dei casi.
Fonte: L’espresso
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