Allergia al cobalto: sintomi, cosa fare e cibi da evitare

Cosa fare se soffrite di allergia al cobalto? Sono diversi i sintomi e i cibi da evitare che interessano questa forma di allergia

Allergia cobalto

Allergia cobalto

Cosa fare contro l’allergia al cobalto? Sono diversi i sintomi e i cibi da evitare per chi accusa questa forma di allergia. Il cobalto cloruro è un metallo – simile al ferro e al nichel – contenuto nelle leghe metalliche e la cui allergia è associata, spesso, a quella verso il nichel solfato. Questo oligoelemento è, inoltre, legato alla vitamina B12 ed è presente anche nell’organismo, a livello di reni, fegato e pancreas. Cosa fare, quindi, per evitare e combattere la reazione allergica al cobalto? Scopriamo di più al riguardo.

I sintomi

I sintomi dell’allergia al cobalto sono diversi e molto simili a quelli causati dagli altri metalli, che comprendono – tra le altre cose – arrossamento, prurito, gonfiore e la comparsa di bollicine con liquido. I sintomi si manifestano, inizialmente, nella zona di contatto con il materiale in questione – si può parlare di dermatite allergica da contatto – ma, successivamente, le lesioni possono estendersi e interessare anche altre parti del corpo.

Cosa fare?

Se pensate di soffrire di allergia al cobalto, consultate il medico che si occuperà di fare una corretta diagnosi e consigliarvi il patch test per verificare l’effettiva presenza dell’allergia. È necessario, poi, evitare il contatto con determinati oggetti: cemento, mattoni, materiali da lavoro vari, inchiostri da stampa, impianti dentali e ortopedici, protesi dentarie, magneti, saldature in acciaio, vernici spray, smalti, strumenti di metallo, tatuaggi, chiavi, gioielli e via dicendo.

I cibi da evitare

Come per l’allergia al nichel, se soffrite di allergia al cobalto, esistono degli alimenti sconsigliati. Per prima cosa, è opportuno evitare gli integratori di vitamina B12, dentro i quali il cobalto potrebbe essere contenuto. Il cobalto si trova, poi, in tracce anche in alcuni alimenti – soprattutto, da fonti alimentari di origine animale – motivo per cui vanno evitati anche questi: carne, molluschi, latticini, funghi, cereali e qualche ortaggio e frutto sono alcuni di questi. Nell’organismo, il cobalto interviene nei processi di attivazione di vari enzimi e nella produzione dei globuli rossi, ma non solo: per questa ragione, è comunque opportuno contattare il proprio medico per discutere della dieta più adeguata da seguire, in modo tale da evitare spiacevoli effetti. Infine, è bene precisare che dosi elevate di cobalto nell’organismo possono essere causa dell’ingrossamento della tiroide, dell’aumento del livello di globuli rossi e di stanchezza, pallore, palpitazioni e diarrea.