I disturbi alimentari sono in crescita e, in base ai dati, si stanno diffondendo anche tra i più giovani con risvolti preoccupanti.
Forse non tutti lo sanno, ma quando si parla di disturbi alimentari non si fa riferimento solo a bulimia ed anoressia, ma a tante altre piccole sfaccettature difficili da identificare immediatamente.
Che si tratti di un problema personale o dei propri figli, non bisogna mai sottovalutare i sintomi. L’alimentazione è vita, fondamentale per il benessere del corpo e della mente e una dieta che non viene seguita correttamente può portare all’insorgenza di problemi alimentari ma anche patologie a lungo termine.
Disturbi alimentari: come riconoscerli
I disturbi alimentari sono sempre più diffusi. E ad esserne vittime non sono solo gli adulti o gli adolescenti, ma addirittura i bambini. Il malessere, stando ad alcune ultime ricerche, sembrerebbe che inizi a manifestarsi molto presto, anche in età pediatrica, ma con cause molto diverse.

Secondo i medici, nelle bambine subentra anche prima degli otto anni per via di alcuni modelli estetici in cui pensano di non potersi riconoscere. Il quadro, però, non migliora quando il corpo cambia. Dover affrontare la crescita, comporta molte trasformazioni e difficoltà per l’accettazione personale e a livello sociale. Pensate, ad oggi si stimano – solo in Italia – due milioni di persone affette da questo disturbo. Secondo i dati del Gruppo INI in Italia, si registra un picco tra i 15 e i 25 anni.
Le persone affette da un disturbo alimentare possono rifiutare totalmente il cibo oppure farne una sorta di dipendenza, mangiando continuamente. Da un lato il corpo diventa un’ossessione, alla ricerca della perfezione. Dall’altra invece il cibo diventa la cura a tutti i mali, il rifugio psicologico. La causa quindi è spesso un disagio sociale o personale, aggravata sicuramente da un fattore sociale che ha spinto fino all’estremo la considerazione di modelli che vengono passati attraverso i social.
Il problema, prima concentrato soprattutto nelle donne, è aumentato anche negli uomini, a testimonianza di un cambiamento sociale che ha un influsso diretto e che spinge le nuove generazioni verso una considerazione totalmente alterata del corpo e dell’alimentazione.
Disagio e insicurezza sono comuni a molti, non tutti riescono ad affrontare e gestire la questione e quindi sviluppano disturbi alimentari. Il problema non va mai sottovalutato, solo con l’aiuto di specialisti è possibile arginarlo subito ed evitare che diventi cronico e soprattutto che vada a minare il benessere della persona, indipendentemente dall’età.