Articolo aggiornato il 20 Febbraio 2010
Mantenere un figlio? Un impegno tutt’altro che da poco, si pensi al costo del bebè fin dai suoi primi mesi di vita, dai pannolini, al latte e poi alle pappe e ai vestitini dei neonati, per continuare con culle, passeggini e via di seguito; ma una delle prime voci di spesa per il piccolo essere impaziente e affamato è rappresentata dal latte.
Ma ben sappiamo che spesso i costi per tale alimento,come più volte ci hanno mostrato, sono stellari rispetto al resto d’Europa, ma adesso qualcosa potrebbe anche cambiare.
E’ infatti di questi giorni la notizia che la Neolatte, un’azienda specializzata nella realizzazione di latte per neonati, ha ridotto i prezzi dei propri prodotti e, dunque, ha posto in vendita in farmacia il proprio prodotto in confezione da 800 grammi a 10,90 euro; parliamo di latte in polvere.
Un bell’esempio, questo che evita a molti genitori di oltrepassare la frontiera italiana per approvvigionarsi di latte per i propri figli; “Fino a pochi anni fa, se una mamma non riusciva ad allattare o voleva utilizzare il latte in polvere per integrare l’allattamento al seno, non aveva molta scelta: i prodotti in commercio si allineavano quasi tutti tra i 30 e i 40 euro al chilo – afferma l’azienda – Un vero e proprio “caro-biberon”, denunciato da più parti, in primo luogo dalle associazioni dei consumatori”. La politica seguita da Neolatte è stata quella di far diminuire il prezzo senza costringere i consumatori ad andare oltre frontiera o su internet per l’acquisto. Neolatte è prodotto con latte proveniente da fattorie della Germania e dell’Austria che adottano i metodi dell’agricoltura biologica. La filiera arriva al consumatore attraverso oltre 17 mila farmacie italiane e non ci sono costi legati alle promozioni.
Un’iniziativa questa che va nella direzione giusta nel quadro delle spese da sostenere per un lattante, se si considera che, secondo l’’Osservatorio Nazionale Federconsumatori mantenere un bimbo nel suo primo anno di vita costa da quasi 6.000 mila euro a oltre 12.000, con aumenti dal 3 al 4% rispetto al 2008.