Alimentazione: no alla clonazione dalla Unione Europea

L'Unione Europea ha detto no agli allevamenti in cui si pratica la clonazione per la riproduzione. Considerati i limiti ecologici, sanitari e morali della procedura, non si accetta che si possa allevare in questo modo, motivo per cui al momento il tutto e' bocciato, con il favore del mondo dell'allevamento.

Articolo aggiornato il 7 Settembre 2008

Cavallo
In fatto di alimentazione arrivano nuove notizie relativamente al possibile uso di cibi che derivano da animali clonati: la UE ha bocciato nella sua ultima deliberazione la clonazione di animali allo scopo di riprodurre carne da macello.
Non vanno venduti e smerciati i cibi originati da clonazione animale a scopo alimentare, pena sanzione e citazione in giudizio. 
 

La clonazione di animali per alimento e’ una
“grave minaccia all’immagine e alla sostanza del modello agricolo europeo” hanno dichiarato in Europarlamento, dal momento che le linee guida in agricoltura e in commercio sono quelle della ecocompatibilita’ e della sostenibilita’. 
 
La clonazione inoltre contribuisce a impoverire la genetica degli animali allevati, riducendo il patrimonio genetico dell’allevamento e aumentando cosi’ le probabilita’ che gli allevamenti siano soggetti a epidemie e a malattie che li decimano a causa di una debolezza della barriera immunitaria: una sola malattia, se e’ quella per cui gli animali non hanno difese, potrebbe decimare intere mandrie composte da animali clonati, ad esempio. 
 

La clonazione
inoltre puo’ causare molte morti nel processo evolutivo, per debolezze congenite all’animale clonato, i tassi di mortalita’ sono molto elevati rispetto a quelli degli animali concepiti per via naturale. 
 
Sulla base di questi semplici dati il gruppo che ha curato la discussione relativa all’etica degli allevatori ha avanzato òa bocciatura del procedimento ai fini di riprodurre animali da macello, invitando a commentare i diretti initeressati. 
 
Le risposte non hanno tardato a pervenire, con un generale appoggio alla decisione presa da parte di tutta la cordata di produttori e di venditori, convinti che la clonazione, per questioni di salute ma a volte anche di etica, non sia una procedura ammissibile in un allevamento da carne. 
 
 
Fonte: Ufficio stampa Help Consumatori 2008.
 
 
Foto da http://digilander.libero.it

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