Articolo aggiornato il 4 Ottobre 2023
Molti tumori sono la conseguenza di infezioni causate da specifici microrganismi. Uno studio recente americano ha scoperto come agenti infettivi, in particolare Papilloma virus umano, Helicobacter pylori e i virus dell’epatite B e C, sarebbero la causa di alcuni dei tumori più pericolosi, come quello della cervice uterina, dello stomaco e del fegato. Questa correlazione è stata individuata maggiormente nei Paesi economicamente più arretrate rispetto a quelli più avanzati (si parla di una superiorità addirittura del 22,9%). La ricerca oncologica è sempre proiettata nell’individuare la causa delle patologie neoplastiche sia per la loro pericolosità sia per la diffusione. Alcuni studiosi parlano di fattori ereditari, altri dell’inquinamento, altri ancora del particolare stile di vita. Sicuramente anche questi fattori di rischio avranno un ruolo importante nell’insorgenza di alcune forme tumorali, ma secondo lo studio americano per le patologie, descritte sopra, la causa nella maggior parte dei casi è da ricercarsi nelle infezioni.
Lo studio americano
Un gruppo di ricercatori dell’Iarc (International Agency for Research on Cancer, organizzazione intergovernativa con sede francese a Lione, facente parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), guidati dal dottor Martyn Plummer, ha condotto uno studio pubblicato su Lancet Oncology e finanziato da Finovi e dalla Bill e Melinda Gates Foundation. La ricerca ha preso in esame (facendo riferimento anche all’anno 2008) 27 tipi di tumori e la loro diffusione in 184 Paesi. Secondo i risultati ottenuti i quattro agenti infettivi di cui si è accennato sopra sono la causa di circa due milioni di tumori sui 12,7 milioni registrati all’anno. Dei dati importanti che spiegano come queste patologie possano essere la conseguenza di batteri, virus e microrganismi in genere.
Le cure possono già essere disponibili
Secondo gli esperti, data l’associazione tra gli agenti effettivi e le neoplasie, le terapie possibili potrebbero essere quelle già disponibili. Il virus Papilloma o Hpv è il responsabile del tumore alla cervice uterina che colpisce moltissime donne. Il vaccino esistente, anche in Italia, rappresenta una forma di prevenzione di questa patologia (poco tempo fa questo vaccino è stato oggetto di discussione per i suoi probabili effetti collaterali). Un altro vaccino in grado di prevenire delle infezioni importanti è quello che agisce proteggendo il corpo dal virus dell’epatite B: fattore di rischio del tumore epatico. Per prevenire, invece, la neoplasia gastrica occorre diagnosticare ed agire tempestivamente verso l’Helicobacter pylori con terapie antibiotiche specifiche e dirette. Dalla ricerca scaturisce l’importanza, nei paesi in via di sviluppo, in particolar modo, di espandere e rendere possibile alla maggior parte delle persone la vaccinazione nei confronti di questi microrganismi. Solo in questo modo la percentuale di rischio di essere colpiti dalle neoplasie, viste sopra, si riduce ed è possibile la prevenzione.