Adroterapia oncologica: cos’è, in cosa consiste e come funziona

L'adroterapia si può definire l’evoluzione della radioterapia (che ha effetti collaterali abbastanza importanti) in termini non solo di efficacia ma anche di sicurezza. Questa terapia innovativa permette ai linfociti T modificati di colpire con massima precisione i tumori resistenti ai classici trattamenti, ma di evitare i tessuti sani. Scendiamo nei dettagli. 

Dottori che guardano tac e radiografie
Foto Shutterstock | Gorodenkoff

L’adroterapia si può definire l’evoluzione della radioterapia (che ha effetti collaterali abbastanza importanti) in termini non solo di efficacia ma anche di sicurezza. Questa terapia innovativa permette ai linfociti T modificati di colpire con massima precisione i tumori resistenti ai classici trattamenti, ma di evitare i tessuti sani. Scendiamo nei dettagli.

Che cos’è l’adroterapia?

Radiologo che guarda radiografie al pc
Foto Shutterstock | My ocean production

È una forma di radioterapia evoluta che viene erogata con fasci di particelle diverse dai fotoni, ovvero protoni e ioni carbonio. Ciò consente di risparmiare i tessuti sani intorno alla lesione e di combattere anche i tumori più resistenti.

Lo ione carbonio, per esempio, è in grado di alterare il DNA tumorale per 4 volte la classica radioterapia, ecco perché può essere efficace anche contro tumori resistenti ai classici trattamenti.

La scienza nel campo della biotecnologia e della fisica sta facendo passi da gigante e sta contribuendo enormemente alla lotta contro il cancro.

Come funziona l’adroterapia?

A Pavia è nato il CNAO, sotto la cui superficie è collocato un sincrotrone del diametro di 25 metri: all’interno di questo speciale acceleratore di particelle, i protoni vengono emessi a una velocità di 60.000 chilometri al secondo e colpiscono direttamente le cellule tumorali, distruggendo il loro DNA.

I protoni colpiscono solo la lesione e tutte le parti sane vengono risparmiate, ecco perché ha meno effetti collaterali rispetto alla radioterapia.

L’adroterapia è ottima soprattutto quando la sede del cancro richiede la massima precisione, come il midollo spinale, l’occhio, il cervello, oppure nei bambini in cui bisogna evitare di colpire i tessuti sani per non pregiudicare il loro sviluppo.

Quali sono i tumori che possono essere curati con l’adroterapia?

Fra gli altri ci sono i cordomi, i sarcomi del distretto cervico-cefalico, paraspinali, retroperitoneali e pelvici, alcuni tumori orbitari e periorbitari (fra cui il melanoma oculare), i tumori solidi pediatrici e anche quelli recidivanti.

Si tratta quindi di tumori rari o di quelli resistenti alle cure standard.

I grandi Centri oncologici valutano i pazienti e poi, nel momento in cui questi abbiano le caratteristiche idonee, li inviano al CNAO a Pavia, per il trattamento.

Una nuova e importante speranza per i malati oncologici.

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