Per gli adolescenti l’ottimismo va a vantaggio della salute. A dimostrarlo è stata una recente ricerca che ha affrontato l’argomento, coinvolgendo numerosi adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni, ai quali sono state poste delle domande per verificare il loro modo di pensare e per capire i rapporti fra questo e lo stato di salute.
In effetti già ricerche precedenti avevano messo in luce che l’ottimismo fa bene alla salute e contrasta le malattie. Sarebbero proprio questi gli effetti determinati dal pensare positivo, in una sorta di stretta correlazione fra mente e corpo che è fondamentale per il nostro benessere psicofisico. I ragazzi sono stati distinti in gruppi diversi in base al loro livello di ottimismo e per mezzo di un confronto fra i dati che sono stati raccolti si è riuscito a capire che i ragazzi maggiormente tendenti all’ottimismo hanno un rischio minore di incorrere in vari problemi di salute.
Le differenze in percentuale sono state molto evidenti: solo il 15% dei ragazzi che presentavano un elevato livello di ottimismo avevano dei problemi attribuibili a degli stati depressivi, mentre la percentuale degli adolescenti con un basso ottimismo che erano affetti da depressione era pari al 59% per i ragazzi e al 76% per le ragazze. In sostanza si può dire che l’ottimismo è meglio di una pillola per la salute.
I ricercatori non sono riusciti a spiegare perché alcuni adolescenti sono più ottimisti degli altri. Probabilmente si tratta di un’interazione di fattori ambientali e genetici che fa la differenza per quanto riguarda la possibilità di godere di una salute meno esposta a facili rischi.