Tra acufene e depressione non sembra esserci attinenza, tuttavia gli studiosi hanno avanzato nuove informazioni a riguardo.
Questo approccio può tornare utili a quanti manifestano sintomi particolari che sembrano scollegati tra loro o che non hanno una classificazione corretta di quello che accade al loro corpo.
L’acufene è un problema dell’orecchio, cosa c’entra quindi con la depressione? Questo male però nasconde delle insidie profonde con ripercussioni che vanno ben al di là della mente stessa.
Acufene e depressione: il nesso c’è
L’acufene non si può classificare come vera e propria patologia, si tratta piuttosto di un sintomo, sicuramente fastidioso ma non patologico che viene generato da condizioni molto differenti. È un problema al sistema uditivo, si tratta di un deficit che interessa la coclea ovvero la parte interna. Questo strumento serve a codificare le onde sonore, è quindi la “retina” dell’orecchio.

Al suo interno ci sono 12 milioni di strumenti che servono a loro volta ad amplificare e direzionare il suono, come se fossero microfoni. Il problema è che di base hanno un funzionamento simile a quello della corrente, quando uno di questi ha un malfunzionamento si determina una sorta di danno che genera un ronzio, questo viene percepito dall’uomo con livelli differenti. C’è chi lo sente più intenso, chi meno, chi proprio non lo sopporta.
L’acufene quindi deriva da un problema all’orecchio e può essere così insopportabile da generare depressione. Pochi sanno però che è anche il caso contrario, un senso di malessere, ansia, depressione, sono talvolta i responsabili di quello che viene percepito come acufene dal paziente. Com’è possibile? secondo gli studiosi esiste un collegamento perché il tutto viene comunque controllato a livello neurologico, quindi il sistema limbico stabilisce cosa e come, laddove ci sia un’alterazione possono esserci problemi anche all’orecchio tanto che il disturbo diventa cronico.
Laddove ci siano danni che possono essere ripristinati sicuramente sarà lo specialista a indicare la via migliore, se la questione però origina da un fattore diverso è importante comprenderlo per poter agire su quello che è veramente un problema magari dal punto di vista della depressione o dell’ansia che viene espressa così con un disturbo apparentemente scollegato.
In molti casi si impara a convivere con il problema, in altri casi dopo un po’ sparisce. Resta comunque indispensabile un controllo medico per la terapia adeguata e anche per tutte le analisi strumentali del caso, che si tratti di una questione relativa all’orecchio o di altro tipo.