Acufene, come curare il fastidio all’orecchio

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Acufene, le cure per il disturbo debilitante – Tantasalute.it

Acufene, il fastidioso suono che si avverte nell’orecchio all’improvviso ad intermittenza o continuo. Come si cura? Novità sulle cure.

L’acufene è un problema che affligge milioni di persone in tutto il mondo e su cui la scienza sta facendo numerose ricerche per trovare un trattamento definitivo. Poiché le sue cause sono diverse da persona a persona, la cura non è unica e per ogni paziente deve essere cucita su misura la terapia o il mix di terapie più efficaci.

Attualmente non esistono terapie farmacologiche specifiche per l’acufene, eppure sembrerebbe che ci siano delle importanti novità che bisogna assolutamente conoscere.

Psicologia, una possibile soluzione all’acufene: cosa sapere

Appurato che non esistono cure farmacologiche per l’acufene, è importante sapere cosa si può fare in una situazione del genere.

Acufene cosa fare
Acufene, novità della scienza per le terapie – Tantasalute.it

La terapia cognitivo comportamentale può fornire effetti positivi per il trattamento dell’acufene. In combinazione con la TRT, che è una terapia di riallenamento o riprogrammazione dell’acufene, esistono significative evidenze scientifiche positive.

  • La Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva è un trattamento in via di sperimentazione clinica che eroga campi magnetici a livello della corteccia in aree cerebrali che risultano attivate dall’acufene. Esiste un altro trattamento in fase sperimentale e, quindi, ancora non sicuro nel risultato. Si tratta della stimolazione elettrica a carico della corteccia uditiva, un trattamento che non tutti i pazienti possono provare.
  • I biofeedback e i più precisi esami di neurobiofeedback effettuati su alcuni pazienti, hanno stabilito che tale trattamento può risultare utile a ridurre in modo importante gli acufeni. Bisogna anche specificare, però, che non vi sono certezze sulla reale efficacia di tale cura. Si tratta quindi di un tentativo di eliminazione del disturbo che può essere praticato con la consapevolezza che potrebbe anche non dare i risultati sperati.
  • Terapie naturali o non convenzionali. Non esistono evidenze scientifiche provate dell’efficacia di riduzione dell’acufene per metodi come l’agopuntura, le cure omeopatiche, i trattamenti con Ginkgo Biloba, le diete, l’idrocolonterapia, la pranoterapia, il controllo di intolleranze alimentari, i fiori di Bach, i rimedi erboristici e le terapie energetiche.
  • La TRT, terapia di riallenamento o di riprogrammazione dell’acufene, può portare un aiuto reale ed efficace a chi soffre degli acufeni e iperacusia. La terapia si basa sul modello neuropsicologico elaborato dal neurofisiologo polacco Pawel J. Jastreboff e può ridurre significativamente la percezione dell’acufene nell’80% dei pazienti.

Esistono apparecchi in grado di generare suoni ambientali neutri. Questi strumenti si possono indossare senza creare disturbo grazie alle dimensioni ridotte che li rendono quasi invisibili una volta riposti dietro l’orecchio. I generatori di suono trasmettono direttamente ai timpani attraverso un micro trasduttore, il suono. Si attiva così una sorta di stimolazione sonora che non crea alcuna interferenza con lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

I risultati della terapia dell’acufene concordano sulla riduzione significativa della percezione dell’acufene e dell’iperacusia nell’80% dei pazienti. Tale risultato viene mantenuto con una certa stabilità e durata nel tempo, un risultato che consente ai pazienti di eliminare l’apparecchio dopo circa 1 anno.