I fattori che causano un peggioramento dell’acne sono veramente tanti, ma evidenziando i principali si può prevenire o inibire il processo. L’acne è uno dei disturbi della pelle più diffusi, soprattutto tra i giovani. La lotta che molti ragazzi, sia femmine che maschi, devono quotidianamente affrontare è dovuta a diversi fattori. Molti di questi sono stati accusati ingiustamente secondo un recente studio, mentre sono stati inseriti nell’elenco fattori scatenanti impensabili che però hanno una giustificazione scientifica. Sicuramente tra le cause il cibo e uno stile di vita non proprio sano sono tra i primi in classifica, e anche la genetica non è da meno come posizione.
Recente studio italiano sull’acne
Lo studio condotto dai ricercatori del Centro Studi Gised (Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia), guidati dal dottor Luigi Naldi, direttore del Centro Studi, ha preso in considerazione 500 persone. Tra queste ultime vi erano persone sane, con acne lieve, e moderata-grave. A questo gruppo di volontari appartenevano soprattutto giovani con un’età inferiore ai 24 anni. Gli studiosi sottolineano la differenza tra i normali e classici brufoli dell’adolescenza (normali data l’età e quindi lo sviluppo) e la vera e propria patologia caratterizzata da una sintomatologia bene evidente come la comparsa di pustole, papule o cisti, che nei casi peggiori lasciano anche delle cicatrici. Fare tale differenzazione è molto importante per poi giungere ad una specifica ed efficace cura. I risultati dello studio sottolineano e mettono in evidenza quali sono i fattori scatenanti del peggioramento dell’acne. La genetica è uno di questi, anche se non sono stati individuati i geni responsabili, si è constatato come i figli di genitori, che da giovani hanno dovuto “combattere” con l’acne, sono maggiormente predisposti e il rischio di insorgenza è molto più alto. Oltre al fattore ereditario, anche il cibo e il sovrappeso giocano un ruolo molto importante tra le cause.
I cibi coinvolti e l’obesità come cause scatenanti
Il sovrappeso è uno dei fattori che provoca un peggioramento dell’acne. Il motivo è da ricercare nelle sostanze mandate in circolo dal tessuto adiposo. Queste ultime scatenano il processo infiammatorio che si evidenzia nella pelle con un numero elevato di pustole e arrossamenti. Mantenere un giusto e regolare peso aiuta a difendersi dall’acne e soprattutto blocca il suo peggioramento. Tra gli alimenti (impensabili) che favoriscono l’insorgere dell’acne grave vi è il latte. Secondo lo studio consumarne troppo aumenta il rischio di oltre l’80%. Perché questo? Nel latte (in particolare quello scremato e parzialmente scremato) vi sono delle proteine, le alfa-lattoalbumina, e una particolare sostanza, la somatomedina, con specifiche caratteristiche funzionali. Le alfa-lattoalbumina hanno un comportamento simile agli androgeni, gli ormoni che facilitano l’insorgenza dell’acne, mentre la somatomedina, facilita la produzione di sebo e quindi la comparsa dei brufoli, punti neri, pustole. Ma se il latte è “sgrassato”perché facilita l’insorgenza dell’acne? L’eliminazione del grasso aumenta la quantità delle proteine presenti e quindi anche delle alfa-lattoalbumine che innescano il processo, ma anche degli zuccheri che favoriscono la produzione di somatomedina con le conseguenze viste sopra. È necessario si consumare il latte per tutte le sue proprietà utili per l’organismo ma senza esagerare; patatine fritte e cioccolato sono stati scagionati dall’essere fattori scatenanti l’acne. Il pesce è tra quegli alimenti utili per la salute del nostro corpo, compreso il benessere della nostra pelle, dato che inibisce i processi infiammatori. Occorre fare attenzione all’alimentazione e al proprio peso per proteggere anche la nostra pelle, e per qualsiasi cosa rivolgersi sempre al dermatologo.
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