L’acido folico è una sostanza indispensabile nel corpo delle donne: ecco come capire se ne hai carenza e cosa comporta per la salute.
L’acido folico è una delle sostanze che consente le normali funzionalità dell’organismo ed è essenziale soprattutto per le donne. Fa parte della famiglia dei folati, ovvero delle vitamine del gruppo B, ed aiuta la produzione dei globuli rossi, il funzionamento del sistema immunitario e del midollo osseo. Per questo è una vitamina che non deve assolutamente mancare alle donne in gravidanza, perché previene eventuali problemi nello sviluppo del feto come malformazioni neonatali, del sistema nervoso centrale e del tubo neurale. Molto spesso la vitamina B9 o acido folico viene prescritto dai medici come integratore durante la gravidanza, proprio per escludere qualsiasi tipo di rischio per il nascituro.
Senza la giusta quantità di acido folico, viene intaccata la produzione dei globuli rossi. Ecco dunque che una carenza di vitamina B9 diventa la prima causa di anemia da carenza vitaminica, detta anche anemia megaloblastica. Come fare se abbiamo carenza di questa preziosa vitamina? La maggior parte viene assunta tramite il cibo, ma dobbiamo fare una distinzione importante tra folati e acido folico. I primi, infatti, possiamo trovarli nel cibo al loro stato naturale. Il secondo è una molecola di sintesi che possiamo trovare negli integratori in farmacia. Se soffriamo di carenza l’unico modo efficace di integrare l’acido folico è quello di assumere la dose consigliata di integratori.
L’acido folico è essenziale per la nostra salute: ecco cosa succede se non ne assumete abbastanza
Abbiamo detto che la carenza di acido folico si manifesta con una progressiva anemia. Se siamo in dolce attesa, dobbiamo saper riconoscere tempestivamente i primi sintomi, evitando il rischio di presentare anomalie alla colonna vertebrale o al cervello. Solitamente il primo sintomo è l’affaticamento, sentirsi stanchi e senza energie, seguito da affanno, vertigini, pallore e irritabilità. Negli stadi più gravi l’anemia può portare la perdita di sensibilità agli arti, arrossamento della lingua, diarrea, dimagrimento. La carenza può essere provocata da diversi fattori: uno è l’abuso di alcool, ma anche un’alimentazione povera degli alimenti ricchi di folati come verdure foglie verdi, agrumi e frutta secca.

Anche alcune malattie possono interferire con l’assorbimento dell’acido folico come la celiachia, o farmaci per la cura di specifiche patologie come quelli chemioterapici. In caso di carenza o necessità di un più elevato fabbisogno di acido folico (come in gravidanza), è necessaria l’assunzione quotidiana di integratori che contengono la specifica molecola. L’acido folico non è importante solo in gravidanza, sia chiaro. È stato provato in diversi studi, infatti, che contribuisce alla normale funzione metabolica per la scomposizione di acidi grassi, amminoacidi e acidi nucleici. Ed aiuta anche ad abbassare i livelli di omocisteina, la causa principale di molte malattie legate al cuore e al sistema cardiovascolare.