Il 3 dicembre viene celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e per l’edizione 2020 il pensiero va soprattutto a chi, a causa della pandemia di Covid-19, è stato lasciato indietro.
La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità istituita dall’Onu
Il programma di azione dell’Agenda 2030 dell’ONU è stato sottoscritto da 195 Paesi Onu, nel documento lo Sviluppo Sostenibile promuoveva le iniziative a favore delle persone con disabilità. Il Disability Day, proclamato proprio dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1992, nel 2020 si inserisce anche all’interno dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili.
Tra i punti più importanti riaffermati dall’Agenda vi sono il diritto all’istruzione (pesantemente colpito dall’epidemia di Sars-Cov-2) e la formazione personale che, secondo la politica Onu sull’Inclusione, devono garantiti a ogni individuo senza distinzioni.
La promozione dell’uguaglianza e la garanzia dei diritti delle persone con disabilità sono l’obiettivo della Convenzione attiva dal 2006.
2020: l’anno del Covid che pesa sulla disabilità
Alla Conferenza della Convenzione dell’Onu è stata sottolineata una problematica importante, che ha colpito trasversalmente tutte le fasce della popolazione ma che, ovviamente, è ricaduta pesantemente sui gruppi più fragili. Gli esperti si sono chiesti, durante la presentazione di “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”, come superare il divario aggravato da Coronavirus.
La scuola messa in crisi dall’epidemia Covid
Uno degli esempi è la scuola: in Italia, dove la carenza di insegnanti di sostegno già gravava sulle famiglie degli studenti portatori di disabilità, costrette ad affrontare un iter burocratico macchinoso e già lento, il problema del rinvio dei concorsi scolastici per l’insegnamento è tra le problematiche più spinose.
La Dad (didattica a distanza), poi, non ha fatto che peggiorare la situazione: nonostante i servizi di apprendimento dovessero essere garantiti agli studenti con bes (bisogni educativi speciali), la situazione emergenziale ha privato tantissimi gli alunni italiani degli insegnanti di riferimento.
Una settimana dedicata alla sensibilizzazione
Il CNDDU (Coordinamento Nazionale dei Docenti nella Disciplina dei Diritti Umani), anche in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ha quindi promosso nelle scuole italiane una serie di eventi dedicati alla sensibilizzazione sul tema.
La riflessione sui drammatici sviluppi della pandemia in corso è stata portata alla luce grazie agli elaborati artistici degli studenti con bes del nostro paese: racconti e testimonianze di quello che manca, ma soprattutto cosa ha insegnato l’esperienza del lockdown. Proprio allo scopo di promuovere inclusività e solidarietà, però, il prodotto di questa manifestazione artistica non è individuale, ma deve essere a firma dall’intero gruppo classe.