Nel 2100 l’uomo potrà vivere fino a 130 anni: lo studio

Una ricerca statistica dell'università di Washington ha dimostrato come la vita umana sia sempre più lunga, arrivando a picchi finora inimmaginabili nel giro di nemmeno un secolo

Nel 2100 l'uomo potrà vivere fino a 130 anni: lo studio
Foto Unsplash | Matthew Bennett

Con il miglioramento dell’alimentazione, delle condizioni igieniche e delle cure mediche, va di pari passo un aumento dell’aspettativa di vita media dell’essere umano, così come un innalzamento dell’età massima raggiungibile. Ad oggi il record di longevità è di 122 anni (detenuto da Jeanne Calment, morta nel 1997) che nel giro dei prossimi 80 anni potrebbe salire a 125 se non addirittura a 130 anni e più. 

Lo sostiene una ricerca realizzata da Michael Pearce, uno studente di dottorato in statistica dell’università di Washington e pubblicata sul Demographic Research. Lo studio si basa sui dati statistici relativi alla contemporaneità sulle aspettative di vita, che messi in relazione con le aspettative sulla futura ricerca medico-scientifica, hanno mostrato come la probabilità di un innalzamento della soglia di età massima sia una possibilità decisamente concreta. La fonte dello studio è stata la banca dati dell’International Database on Longevity, creato dal Max Planck Institute for Demographic Research, che in particolare conserva le informazioni sugli ultra centenari di Stati Uniti, Giappone e Canada.

D’altronde, non è più così raro che esistano ultracentenari: attualmente sono circa mezzo milione in tutto il mondo. Ovviamente sono molti meno quelli che riescono a superare i 110 anni. Il più anziano al mondo vivente è Kane Tanaka, un uomo giapponese che conta 118 primavere: un’età che nel giro di nemmeno cent’anni rientrerà nella norma in vista della soglia sempre più facilmente raggiungibile dei 130 anni, se non addirittura 132.

Vivere a 130 anni: impatto sociale ed economico

Questa ricerca non è soltanto utile per soddisfare la curiosità dell’uomo in merito al futuro e alla capacità di raggiungere obiettivi più o meno estremi, ma va interpretata anche da un punto di vista sociale ed economico. Spostare l’asticella dell’aspettativa di vita, essendo consci che l’essere umano possa superare abbondantemente i 100 anni, avrà ripercussioni sul sistema economico e sociale, calibrato su una longevità decisamente inferiore.

I dati parlano chiaro: c’è poco meno del 100% di probabilità che il record di 122 anni venga ampiamente superato e il 99% di probabilità che una persona possa arrivare a raggiungere i 124 anni e il 68% i 127 anni. Raggiungere i 130 anni di vita rientra nel 13% delle probabilità ma non è comunque impossibile: come sostenere e gestire una popolazione sempre più anziana è un problema concreto e tangibile che va affrontato quanto prima.